MAURO BORGIONI BARITONO

SEICENTO STRAVAGANTE

DAVID BRUTTI cornetto e cornetto muto

NICOLA LAMON clavicembalo

Il canzoniere immaginario monteverdiano nel cortile del meraviglioso palazzo Fodri di Cremona è stato uno degli appuntamenti musicali collaterali agli eventi principali del festival. Evento prezioso per la conoscenza non solo della musica monteverdiana ma anche del contesto musicale e culturale del periodo in cui visse il grande musicista cremonese , elementi indispensabili per la comprensione della sua produzione artistica.

i brani vocali eseguiti dal baritono Mauro Borgioni si sono alternati con quelli esclusivamente musicali, eseguiti dal complesso Seicento stravagante dai due fondatori David Brutti al cornetto e cornetto muto, strumento particolare raro e da Nicola Lamon al clavicembalo in funzione di basso continuo.

I brani vocali (sonetti, scherzi musicali , canzoni, testi poetici vari ), sono attinti da autori conosciuti quali Girolamo Frescobaldi ( Signor ch’ora fra gli ostri, dal I libro d’arie musicali, sonetto recitativo Signor ch’ora fra gli ostri e l’aria Così mi disprezzate F7,16 , Ti lascio anima mia da Arie musicali per cantarsi ),e dallo stesso Claudio Monteverdi (Et è dunque pur vero SV250 da Scherzi musicali, Se pur destina SV142 da settimo libro dei madrigali),Si dolce’ltormento SV232 ,IV scherzo da ariose vaghezze). Autore bresciano meno conosciuto Biagio Marini ( Vieni Licori ,Madre d’ombre e di timori, da Scherzi e canzonette )

I brani musicali sono di Annibale Gregori,Girolamo Frescobaldi, Giovanni Picchi

Perfetta la sintonia fra brani vocali e musicali. La voce del baritono Mauro Borgioni incisiva e suadente, di grande delicatezza e dalla chiara dizione conquista il pubblico presente.

Un concerto pomeridiano, una musicalità di rara esecuzione, un contesto architettonico adeguato a questa tipologia musicale: la bellezza rinascimentale del cortile di palazzo Fodri, esempio di architettura rinascimentale del cremonese, con le magnifiche cornici in terracotta con scene mitologiche e i due ordini di portici, un tempo nel quale ci trasportano il connubio fra musica secentesca e l’arte rinascimentale.

Giuseppina Giacomazzi